Visualizzazioni totali

mercoledì 11 aprile 2012

LA RISPOSTA DELLA CGIL DI RAGUSA E IL COMMENTO DI TOMMASO FONTE

Rimettiamo al giudizio dei nostri lettori la risposta che la CGIL di Ragusa ha dato agli organi di stampa locali, in merito all'accertamento ispettivo sulla posizione lavorativa di Romina Licciardi. Doveroso ci sembra inoltre pubblicare l'analisi di tale risposta fatta da Tommaso Fonte. 

CGIL di Ragusa

In riferimento a certe notizie apparse sulla stampa e alla sponsorizzazione della Confsal, la Segreteria Confederale precisa quanto segue.

Gli accertamenti dell' Ispettorato del lavoro sono tutt'altro che novità, dato che l'organismo accertatore, lungi dall'avere ancora emesso ingiunzione, sanzione o intimazione di pagamento alcuna, si è limitato a registrare (come suo preciso ed ineluttabile compito) il contenuto della denuncia presentata dalla Licciardi: niente di nuovo rispetto a quanto denunciato sin dal mese di aprile 2010, niente di nuovo rispetto a quanto dedotto in seno ai giudizi pendenti avanti il competente Giudice del Lavoro del Tribunale di Ragusa, nulla di nuovo rispetto a quanto sbandierato ai quattro venti.

In particolare su:

· “Lavoro nero dall’ottobre 1998 al Febbraio 2000”: ciò è falso in quanto il rapporto dell'ex dipendente con la Cgil non si configurava come rapporto di lavoro dipendente subordinato. Altresì, all’epoca dei fatti, chi si occupava del personale era proprio Tommaso Fonte, responsabile di organizzazione , compagno della ex dipendente.

· “Irregolare inquadramento contrattuale dall’ottobre 2002, retribuzione inferiore ai minimi contrattuali;”: strano contestare ciò oggi , quando proprio dall'ottobre 2002 la stessa ex dipendente diventò Segretaria confederale e il suo compagno Segretario generale della Cgil di Ragusa..

· “Mancata liquidazione delle indennità dovute in occasione della cessazione del rapporto di lavoro e mancata liquidazione del T.F.R”: la CGIL all’epoca dei fatti decise di sospendere il TFR compensandolo con le retribuzioni indebitamente percepite dal 1 settembre al 23 dicembre 2009, periodo in cui percepiva lo stipendio dalla CGIL e la doppia indennità dalla Regione Siciliana in quanto ancora consigliera di Pari Opportunità, pur essendo rientrata a lavorare presso la Cgil.



Quanto alla richiesta di dimissioni del Segretario Generale, proveniente dalla Confsal, è quanto meno inopportuna ed irricevibile.

Premesso, infatti, che le dimissioni del Segretario Generale possono essere richieste dal Direttivo o al massimo da ciascun singolo iscritto, non si vede come le stesse possano essere richieste dalla “concorrenza”, che nell'essere a dir poco pretenziosa al riguardo, commette l'ulteriore atto di presunzione di conoscere la verità sulla questione Licciardi.

SEGUE ANALISI DI TOMMASO FONTE

Si riapre la querelle.....e la Cgil di Ragusa va' nel pallone...
Il documento della segreteria della Cgil di Ragusa che risponde alle legittime e ovvie considerazioni del segretario della Confsal di Ragusa (che aveva chiesto le dimissioni di Avola ndr) sulla vicenda Licciardi e dell'accertamento svolto dall'ispettorato del lavoro di Ragusa, mi ha portato, al fine di sottrarmi, ancora una volta, all'improvvido tentativo della Cgil di Ragusa ed in particolare del personaggio che purtroppo la dirige, di sposare la questione su un terreno di gossip e di situazioni personali, decidendo di procedere con una nuova denuncia querela. Ma nel merito, alcune riflessioni vanno fatte, non foss' altro perche' il contenuto del documento e' allucinante proprio sul piano del merito. Innanzitutto c'e' da evidenziare la delegittimazione che la Cgil, prodomo sua, propone delle funzioni accertative demandate dalla legge all'Ispettorato del lavoro lasciando trapelare messaggi inquientanti all'opinione pubblica e quindi a tutti coloro che violano la legge e le norme sui rapporti di lavoro. In sostanza la Cgil (incredibile) dice che l'accertamento non conta nulla, e la funzione degli ispettori accertatori e' una specie di passatempo. Ovviamente cosi' non e', perche' se la Cgil fosse stata nel giusto, avrebbe nei termini previsti, gia' controdedotto all'accertamento dell'ispettorato, anziche' permettere la conclusione dell'accertamento senza replicare alcunche' e quindi dimostrando che nulla, nel merito, aveva da replicare. Ma c'e' di piu' analizzando i punti del documento:1)la Cgil dichiara che il rapporto di lavoro in nero dal 1998 al 2000 e' falso in quanto "lo stesso non si configurava come rapporto di lavoro subordinato". Mi chiedo: che cosa era allora?? Un rapporto di lavoro autonomo, parasubordinato, o cosa?Altra chicca per i padroni lanciata dalla cgil: se l'ispettorato del lavoro accerta in una azienda il lavoro nero contro il quale campagne di mobilitazione e di stampa la cgil ha sempre fatto, almeno fino a questo documento, il datore di lavoro e' legittimato a dire che"non era lavoro nero, quel rapporto non si configurava come rapporto di lavororo subordinato...sic...sic...2) sul mancato rispetto dei minimi contrattuali la Cgil ne conferma di fatto l'illegittimità e quindi l'esistenza, ma dice che nel caso in cui si contesti in ritardo cio' non e' valido...altra chicca per i padroni...Infine la chicca delle chicche: la Cgil di Ragusa individua e pubblicizza un nuovo modo per evitare di riconoscere le competenze di fine rappporto ai lavoratori: si tiene i soldi certi, liquidi ed esigibili, in quanto soldi dei lavoratori con compensazioni fantasiose, la cui legittimita' e ' tutta da accertare e dimostrare....ma intanto i soldi del lavoratore se li tengono. Padroni e padroncini di tutto il mondo unitevi, il sol dell'avvenire e' arrivato con il contributo straordinario della Cgil. Quanto alle dimissioni di Avola non commento perche' non mi interessa: quanto contenuto in questo incredibile documento Cgiellino...parla da solo...a tutta la Cgil,  ai datori di lavoro, ai lavoratori e all'intera societa'....

venerdì 6 aprile 2012

Verbale unico di accertamento Ispettorato del lavoro Ragusa vs Cgil Camera del lavoro territoriale Ragusa - Crediti da lavoro

Mentre in CGIL si discute della Riforma del mercato del lavoro e dell'Articolo 18, noi continuiamo la nostra lotta, nel vergognoso silenzio di certa stampa. Alleghiamo di seguito tutti i documenti relativi agli esiti dettagliati dell'accertamento ispettivo fatto dall'Ispettorato del Lavoro nei confronti della CGIL Camera del Lavoro di Ragusa (causa Romina Licciardi) e dai quali emerge come fino a questo momento le nostre denunce abbiano un riscontro piuttosto concreto, nonostante le dichiarazioni pubbliche di alcuni dirigenti della CGIL sia regionale (siciliana) che nazionale i quali volevano liquidare i nostri casi come <<acrimonia dettata da pretese infondate>>. [cit. test.] Nella stessa dichiarazione il Responsabile organizzazione della CGIL regionale si spingeva addirittura oltre nel caso della Licciardi, sostenendo che <<già nella vicenda di Ragusa un primo giudizio a favore del sindacato si è concluso>>. Strano visto che la prima udienza della causa di lavoro di Romina Licciardi è fissata per il prossimo 20 aprile. (A scanso di equivoci eccovi il link con le dichiarazioni integrali del Signor Ferruccio Donato http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2011/13-gennaio-2011/cgil-replica-comitato-licenziatiacrimonia-dettata-pretese-infondate-181248399749.shtml). E, cosa ancor più strana, non sembra affatto che le cose siano messe proprio bene per il sindacato. Nella fattispecie infatti l'ispettorato del lavoro di Ragusa (la stessa istituzione cui la Cgil si rivolge normalmente a tutela dei lavoratori al fine di accertare violazioni normative, contrattuali e crediti da lavoro) ha accertato quanto segue: 

" La Camera del lavoro di Ragusa ha occupato alle dipendenze nel periodo ottobre 1998 all'aprile 2010, in qualita' di impiegata livello C/E fino al settembre 2002 e impiegata livello C/B dall'ottobre 2002 a seguito della elezione della stessa a Segretario provinciale con delega alle politiche di genere la Sig.ra Licciardi Romina.
La stessa ha svolto le mansioni previste dall'8 livello del regolamento Cgil fino a settembre 2002, mentre dall'ottobre 2002 ha svolto le mansioni di addetta alle politiche del lavoro e alle politiche di genere.
La predetta lavoratrice a partire dal luglio 2004 e' stata posta in aspettativa non retribuita in quanto nominata dalla Cgil Consigliera di pari opportunita' per la provincia di Ragusa, mansioni che ha svolto fino all'agosto 2009 e successivamente. Terminato il periodo di aspettativa la Sig. Licciardi e' rientrata a prestare la propria attivita' presso gli uffici della Cgil lavorando per circa 10 giorni e rimanendo assente per malattia fino alla fine del mese di marzo del 2010.
Alla predetta Liccciardi, la Cgil Camera del lavoro di Ragusa ha corrisposto la retribuzione riportata sui prospetti paga alla stessa consegnati. Detta retribuzione in relazione alle mansioni svolte dalla lavoratrice risulta inferiore a quella prevista dai regolamenti delle strutture Cgil.
La differenza di retribuzione tra quella registrata, corrisposta e assoggettata a contribuzione e quella dovuta secondo i regolamenti sopra indicati, è stata quantificata in: euro 5.056 per l'anno 1998; euro 21.393 per l'anno 1999, euro 15.773 per l'anno 2000; euro 6561 per l'anno 2001, euro 8557 per l'anno 2002, euro 6716 per l'anno 2003, euo 2571 per l'anno 2004,euro 4209 per l'anno 2009; euro 6299 per l'anno 2010, per un totale di euro 77.135 al netto di rivalutazione monetaria e interessi legali. Inoltre la Cgil di Ragusa e' stata diffidata a dimostrare di avere corrisposto il trf e le indennita' dovute alla cessazione del rapporto di lavoro. In data 21 marzo 2012 l'Ispettorato del lavoro di Ragusa ha provveduto, a conclusione dell'accertamento effettuato, ad adottare a carico della Cgil Camera del lavoro di Ragusa e del responsabile pro tempore i provvedimenti di competenza per i periodi di lavoro accertati e prestati dall'ottobre 1998 all'aprile 2010. Infine in data 21.03.2012 l'Ispettorato del lavoro di Ragusa ha trasmesso copia del verbale di accertamento all'Inps per il recupero dei contributi omessi."

 Malgrado la CGIL di Ragusa, quella regionale e quella nazionale siano state avvisate del risultato ispettivo (cfr. lettera di Romina Licciardi a Susanna Camusso - segr nazionale, Mariella Maggio - segr regionale Sicilia e Giovanni Avola segr Camera del Lavoro Ragusa)  a tutt'oggi l'ex dipendente non ha avuto nessun riscontro circa i crediti da lavoro certi ed esigibili vantati e non opposti dalla Cgil di Ragusa nei termini fissati in diffida dall'Ispettorato del lavoro.

Di seguito potrete leggere tutta la documentazione originale. Non sappiamo per quanto tempo ancora questi dirigenti, che portano l'oneroso e al contempo glorioso compito di tutelare i lavoratori, possano continuare a mistificare la realtà dei fatti nel silenzio complice di troppi. Noi affidiamo al blog le nostre denunce supportate da fatti concreti e reali, documentazione incontrovertibile, nella consapevolezza che le tantissime persone che ci seguono in rete, sono consapevoli ormai di quello che sta accadendo.