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mercoledì 13 aprile 2011

LA RISPOSTA DI BARBARA TUNDIS A SUSANNA CAMUSSO


Trovo la replica della Camuso alla nostra  petizione pubblica inadeguata, soprattutto nel momento in cui si riferisce singolarmente ai casi delle firmatarie.
Per ciò che riguarda me, in particolare, la Camusso si limita ad affermare con estrema sufficienza che la Sig. Tundis Barbara si è dimessa volontariamente per ragioni di studio, sorvolando su tutte le denunce da me avanzate. Insomma poco importa che io mi sia dimessa perché non accettavo di far parte di un organizzazione sindacale che nelle piazze lottava per i diritti dei lavoratori  e subito dopo mi  chiedeva di capire che non c’erano le condizioni economiche per regolarizzare la mia situazione lavorativa, non merita menzione l’aver denunciato di aver lavorato a nero per la CGIL, ancor meno interessante, per la Camuso, il fatto che avevo un contratto part-time mentre lavoravo a tempo pieno nella camera di lavoro di Cetraro. Nessuna considerazione a riguardo, nessuno mi ha convocato per ascoltare le mie ragioni, nonostante l’11 Novembre in occasione della manifestazione organizzata dal comitato dei precari e dei licenziati della CGIL presso la sede della CGIL Nazionale, il segretario confederale Enrico Panini avesse affermato che avrebbe incaricato il segretario Comprensoriale di Castrovillari Angelo Sposato di analizzare la mia vicenda.
Da allora solo silenzio, ed oggi, dopo aver chiesto un incontro con il segretario nazionale della CGIL , dopo l’ennesima protesta del Comitato dei precari e dei licenziati della CGIL  arriva la gelante replica SCRITTA della Camusso.

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